Trama: Borat è un giornalista kazako che decide di girare un documentario sull'America per la TV del suo paese. Parte un giorno insieme al suo produttore Azamat, arrivando a New York. Mentre guarda la TV nella sua comoda camera d'albergo si imbatte in una puntata di Baywatch, e vedendo Pamela Anderson se ne innamora e decide di partire per la California per sposarla... Gliene capiteranno di tutti i colori.
Questo è il film più controverso e politicamente scorretto dell'ultimo decennio. Decisamente un film volgare e non per tutti, ma anche intriso di scene scorrette all'ennesima potenza, facendo ridere di gusto lo spettatore. Alcune scene possono essere giudicate disgustose dagli spettatori, ma questo film riesce a guardare oltre, riesce a mostrarci il lato oscuro occidentale attraverso uno stereotipo banale kazako, divertendoci e riuscendo a convincerci che c'è nel mondo qualcuno peggio di noi. Borat è magro, alto, con capelli castani e lunghi baffoni. Ha delle idee estremiste e razziste verso persone ebree e in molte scene riesce a insultare chiunque (indimenticabile la scena dell'alloggio nella casa di due coniugi ebrei o quando deve comprare una macchina).
Battute oltraggiose, sovversive e irriverenti, ma alla fine divertenti e sconcertanti; vorrei parlare anche della recitazione di Sacha Baron Cohen, il grandissimo protagonista, un attore sottovalutato, ma in realtà forte e espressivo. Molto spesso non ha bisogno di parlare, gli basta l'espressione del volto. Nel complesso, film divertente e demenziale, anche se con due scene davvero disgustose (quando combatte nudo contro il suo produttore, anche se gli organi sono coperti, fa un po' schifo). In generale consiglierei almeno 13/14 anni, assolutamente non meno. Bye bye!
VOTO FINALE: 7.0/10
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